Bittersweet

Odio dove la mia vita è arrivata. Odio non sapere dove sta andando. Sei mesi fa pensavo che stavo finalmente iniziando a capire le cose. Ora tutto sta scivolando via. Sta cadendo a pezzi. Ora vado a letto ogni singola notte pensando: “Forse stanotte sarà la notte giusta. Forse… non mi sveglierò domattina”. Ma non è mai così, e c’è sempre qualcosa di melenso in questo. C’è qualcosa di melenso nell’esistere. Qualcosa di dolceamaro.

Odio chi ero e odio anche chi sto diventando. È abbastanza banale dire semplicemente che cambierai e diventerai la versione migliore di te stesso, ma in realtà non è mai così semplice. Agire di conseguenza ti toglie così tanta vita. Richiede tanta energia e motivazione di cui non dispongo. È estenuante. Mi consuma. Non riesco mai a sopportare me stesso. E purtroppo ho solo me stesso per compagnia e sono la peggiore compagnia esistente. Bloccato da questi pensieri invadenti. Una nostalgia melensa. Nostalgia amara.

Forse ci sarà una svolta. Forse le cose andranno meglio. Forse… me lo dico da anni e anni, ma devo ancora vedere la luce in fondo al tunnel. C’è solo oscurità. Ho toccato il fondo molto tempo fa e non sono mai stato abbastanza forte per risalire. Ero in trappola, ma ora sono proprio nel posto dannato che merito. Forse è brutto che io sia sceso a patti con la mia anima, ma non sono nemmeno sicuro se ho ancora paura. Se riesco a sentire ancora qualcosa. Diavolo, sono qui da così tanto tempo ormai che le ombre e i demoni devono pensare che io sia uno di loro!

Il guscio di una stella caduta abbattuto da un desiderio infranto. La sagoma di una giovane ragazza persa nelle sue fantasie vanificate. Vuoto. Insignificante. Inutile.