ti ho visto,
un mucchio d’ossa
malconcio e floreale
con una valigia in mano
non appena le tue dita annodate come rami d’albero
hanno afferrato la maniglia.
ti ho guardato
scomparire
prima che la porta si
chiudesse.
ho visto la tua pelle sottile
scivolare tra i marciapiedi
e spezzarsi nel muro
di cemento della città.
le tue chiavi erano sprofondate
nel buco che avevi in tasca
e sono vomitate
dal lato del lavandino,
il tuo pranzo all’interno
del bagno.
ho guardato la tua bocca
di denti rotti
sputare vetriolo senza rumore
i tuoi tendini scindersi
dalla tua struttura
ti sei srotolato nel nulla
ti ho guardato
imballare le tue cose e
ho sorriso.