Beh, aspettati che ti chiamo per vedere
se stai bene quando non ci sono.
e chiedere … se mi ami
Adoro il modo in cui lo fai sembrare dolce
ma continuerò a chiamarti per vedere se stai dormendo
o se stai sognando
ma se stai sognando, stai sognando me?
Archivi categoria: pensieri
Io non sono come voi
Io non sono come voi
e non ho nessun dubbio che questo sia un bene.
Io non bevo vino ma solo liquori ad alto concentrato e mi piacciono tutte le cose che non piacciono agli intellettuali romantico avanguardisti.
Sono schiavo però di un alter ego, il classico dark rocker che scrive poesie e si aggira nella notte credendo che il romanticismo possa sovvertire qualcosa di questo mondo infame.
Chiaramente si sbaglia e noi lo sappiamo.
perché…
Se introduci un po’ di anarchia
se stravolgi l’ordine prestabilito
tutto diventa improvvisamente… caos
io sono un agente del caos…
e sai qual è il bello del caos?
è equo…
Lettera ad un amore mai nato
Allora è arrivato il momento della verità.
Queste mie ultime parole devono ispirarsi solo alla verità.
Quante volte invece capita, anche in buona fede, di mistificarla questa verità?
Quante volte vorremmo piegare questa vita ai nostri voleri, ai nostri desideri…
Ti sei domandata perché, in tutti questi anni, io non sia mai venuto a cercarti?
Perché, nonostante tutte le nostre e-mails, nonostante questo blog, io non abbia mai trovato il modo, neppure per un attimo, di diventare più reale?
Lo sai benissimo anche tu che non era poi così complicato trovarti.
Fosse pure per un breve incontro, un drink insieme, un attimo in fondo trascurabile.
Allora?
La verità.
La verità è che non ho potuto.
Dio solo sa quanto lo volessi, ma non ho potuto. Non potevo prima e probabilmente non potrei neanche ora.
Le mie parole, sì, quelle sono sempre state vere, le mie emozioni sono vere, ma è la mia vita a non essere vera, è la mia vita ad essere una maschera, e io non riesco a farla cadere.
Mio Dio, non posso.
Quante volte ho pensato di parlarti, quante volte ho desiderato guardarti negli occhi.
Quante volte ho sentito un’affinità, un’attrazione che va oltre la mia comprensione della vita.
Non ho mai pensato che dovesse nascere qualcosa tra noi.
Non è questo, il punto.
Il punto è che ti ho pensato per troppo tempo e sono arrivato ad un bivio nella mia vita.
Da una parte c’è la comprensibile menzogna.
Dall’altra, l’incomprensibile verità.
Abrielle…
Sappi solo che anche io, come te, ti ho cullata nel mio cuore come qualcosa di molto prezioso.
Anch’io mi sono cullato con le tue parole. Anche io ti ho letto con passione. E mi sono innamorato di te e delle tue parole.
E poi un giorno apri gli occhi e ti rendi conto che stai vivendo nell’universo sbagliato.
Nel maledetto universo dove il mio destino non può nemmeno sfiorarti.
A meno che tu non accettassi il mio destino come un fardello.
Perché della vita che ho vissuto poco mi curo; quando questo mondo sarà ridotto in rovina, venga pure quell’altro.
E’ da questa terra che sgorgano i miei piaceri, è questo sole che splende sui miei dolori. Una volta ch’io sia separato da loro, avvenga quel che deve.
Eppure, se mai avessi potuto stringere un patto scellerato con l’angelo delle tenebre, l’avrei siglato col mio sangue per stare un attimo insieme a te.
E quando, guardandoti, avessi pronunciato a quell’attimo… “Fermati dunque, sei così bello!”… a quel punto, tutto sarebbe potuto finire per sempre.
Abrielle…
Ogni attimo, ogni possibilità è un accadimento che capita da qualche parte, nell’universo.
Perché non vieni dalla mia parte?

Un giorno
E un giorno ti svegli e ti accorgi di aver trovato finalmente l’errore.
E ti rendi conto di avere sbagliato tutto.
E allora… non puoi far altro che ricominciare da capo e ricostruire la tua vita, passo dopo passo. Ma pian piano ti accorgi ancora di aver tralasciato qualcosa…
E poi un’altra mattina ti risvegli, e credi ancora di aver capito dove sbagli, e ricominci… Ed è un ciclo che si sussegue, e ogni volta l’errore è lo stesso, ma non sai qual’è…
I sogni passati
Quando il tempo passa scorrono via tutti i sogni e rimane solo la vita…
Il sogno dei miei diciotto anni è svanito.
Non si tratta soltanto dei diciotto anni del corpo fisico… ma di qualcosa d’altro.
Sono gli anni dell’avvenire, e le promesse della vita, e i sogni assurdi e irrealizzabili di quegli anni, e l’amore che ti accompagna alla primavera dell’esistenza.
A volte penso che mi piacerebbe tornare indietro.
Ma poi alla fine ci ripenso… perché in fondo la mia vita ha seguito le mie scelte.
Sono loro che nel bene o nel male le danno un significato.
E danno un significato anche a quello che sono io adesso, alle mie parole, ai miei pensieri.
Anche a queste poche righe, che ti sto scrivendo.
Perché sto sperimentando una cosa che mi lascia perplesso.
Mi manchi…
Quando dico…
voglio il sole. Voglio le margherite. Voglio la pelle nuda. Voglio la seta. Voglio trovare pozzanghere estive per tuffarmi dentro. Voglio svegliarmi in un campo di giacinti. Voglio un massaggio. Voglio assenzio con gli amici assenti. Voglio l’aria fresca di montagna. Voglio fare il bagno nuda. Voglio prendere il sole sulla ferrovia. Voglio camminare sul fuoco. Voglio baci che mi lascino un livido. Voglio una possibilità. Voglio i fiori. Voglio le fiamme. Voglio passeggiare in bicicletta, dove il sole spacca gli alberi. Voglio aprire le arance. Voglio le api e il miele delle api. Voglio l’erba fino alle ginocchia. Voglio castelli di sabbia. Voglio attirare la tua attenzione. Voglio ballare, danza, danza, danza. Voglio addormentarmi con un branco di lupi. Voglio il deserto. Voglio l’oceano. Voglio camminare con te, sull’isola di Pasqua. Voglio che tu ti addormenti sul letto disfatto che è dentro la mia testa. Voglio fare il bagno nello champagne. Voglio essere bagnata fino alle ossa sotto la calda pioggia d’estate e sentire l’erba bagnata sui miei piedi nudi. Voglio magia. Voglio arcobaleni. Voglio le dita, il tuo tocco. Voglio gattini e cuccioli. Voglio immergermi in vasche da bagno. Voglio bolle e farfalle. Voglio il chiaro di luna e perle di sudore. Voglio tappeti orientali e oppio. Voglio le mongolfiere. Voglio il gelato. Voglio cashmere e cocaina. Voglio viaggi in treno e razzi. Voglio candele. Voglio assaporare il gusto. Voglio tagliare i capelli. Voglio vestirmi e spogliare te. Voglio viaggiare, e svelare. Voglio…
Chiedo troppo?