Mi sono innamorato della tua architettura
i fasci incrociati della tua cartilagine
e di come i tuoi tendini annodati sopra i nervi
come travi si flettono alzando le braccia
e la curva morbida del collo
una stanza dentro se’ stessa
le porte e le finestre del tuo corpo
si aprono
e da ogni mattone una voce
fa risuonare il mio cemento
le facili scale delle tue gambe
mi portano in alto
dove le spalle si incontrano come corridoi
e in te mi ritrovo
a prendere la mia residenza.
splendida
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