Voglio strappare il velo dietro il quale ti nascondi fino a quando non ci sarà più un posto dove scappare. Non c’è santuario o rifugio da trovare questa sera tra le mie braccia… il mio letto… il mio cuore. Non posso giocare all’amante gentile stanotte. La tua bellezza, di solito un balsamo per lo spirito che ruggisce dentro di me, non tocca nulla di tenero, solo lussuria. Posso sentire tutto ciò che è mortale e imperfetto in te… sussurra in ogni poro della tua pelle e ti avvolge denso e dolce come il peccato.
Non voglio stasera che ti arrenda facilmente. Le mie dita desiderano qualcosa di più delle carezze gentili; le mie labbra bramano troppo per accontentarsi di languidi baci. Non voglio parole dolci o sogni a metà. Il mio bisogno è primitivo. Ti voglio nuda, il calore che ti scuote come un treno che deraglia su di me e fa esplodere la notte. Voglio che la mia lingua ti sferzi al letto e che le mie mani ti imprigionino ai miei desideri egoistici. Voglio frantumare il proibito…
Voglio spogliarti di tutto per non lasciare un briciolo di decenza o di vergogna tra noi. Voglio strappare il tuo orgoglio infernale e assaporarlo, amaro e dolce sulle mie labbra… per farlo rotolare contro la mia lingua mentre scivola sulla tua. Voglio bere tutto ciò che è oscuro e velenoso dentro di te. Fammelo mangiare… lascia che la tua bocca diventi il mio carnefice.
Voglio spezzare la tua volontà e piegarla alla mia… sentirti scattare mentre il tuo corpo si solleva teso contro il mio. Voglio sentire la tua pelle, calda e bagnata, tremare al mio tocco. Voglio sentirti mugolare il mio nome come un sogno d’infanzia ricordato a metà, implorarmi di fermarmi, e poi sentire le tue mani e la tua bocca implorarmi di non farlo. Voglio che tu ti apra a me… per sentire quel duro brivido lacerarti mentre si riverbera contro le tue ossa. Voglio sentire il tuo cuore contro il mio nel buio, ogni battito caldo corrisponde al movimento dei miei fianchi mentre premono contro il tuo corpo. Voglio entrare dentro la tua pelle… scrostare la carne ed esporre ogni nervo e giocarci fino a che non sia stretto e lacerato. Voglio fare a pezzi tutto ciò che ti è caro e sacro, e profanarlo con baci empi e sangue empio.
E poi, quando finalmente ti avrò preso, resterai abbandonata a tremare al mio fianco, il nostro stesso respiro che arriva come uno solo, denso e ruvido… il mio pollice premuto con forza contro la tua gola, trova le parole per esprimere il mio senso oscuro. Rompile contro il mio cuore e lascia che si spargano… come un’offerta oscura e silenziosa.
Tu sei troppo dentro di me ora…
Non ti lascerei andare nemmeno se potessi…