Pensi che il poeta sia da incolpare.
Vuoi maledire le sue parole e quindi il suo nome.
Pensi che tutte le poesie siano un crimine.
Vorresti farlo vivere tra le righe.
Maledirai le sue parole e quindi il suo nome
aspettando impaziente senza pudore
chiedendo la sua testa su un piatto d’argento
Lo hai già condannato,
come se questo sia il suo destino.
Pensi che tutte le poesie siano un crimine.
Ti prendono in giro con saggezza
poi in rima,
la pugnalata finale di un poeta arguto,
che fanno di lui un ipocrita.
Vorresti farlo morire tra le righe
non sapendo che le parole che lui trova
quelle lettere e verbi che si spostano,
si abbassano e si elevano dentro le frasi,
possono portare una donna alle sue ginocchia.