Allora, non so se ci avete mai pensato, ma il racconto di “Alice attraverso lo specchio” mette in dubbio l’esistenza stessa di Dio. Quella poesia, il Tricheco e il Carpentiere, è un’evidente accusa alla religione organizzata.
Il Tricheco, con la sua corpulenza e la sua bontà, rappresenta ovviamente o il Buddha o con le sue zanne il Dio Elefante indù, Ganesh. E questo sistema le religioni orientali.
Invece, il Carpentiere è un ovvio riferimento a Gesù Cristo; lui era figlio di un carpentiere e così rappresenta le religioni occidentali.
Ora, nella poesia, cosa fanno? Cosa fanno? Raggirano un sacco di ostriche per farsi seguire e poi, da grossi furbi, sgusciano e divorano quelle creature inermi in massa.
Io non so cosa voi ne pensiate, ma per me tutto questo significa che seguire queste fedi, basate su figure mitologiche, favorisce la distruzione dell’interiorità di una persona.
La religione organizzata distrugge chi siamo inibendo le nostre azioni, inibendo le nostre decisioni per paura di una figura paterna, intangibile, che ci punta il dito contro, da ormai migliaia di anni, e dice: “Fallo! fallo, cazzo, e ti spacco in due!”.
Non l’avevate mai vista in questo modo prima d’ora?
E allora, cosa avete fatto della vostra vita?
Sì, lo so.
Tutto tempo perduto.
E allora vi do un consiglio.
Datevi una sistemata, trovatevi un uomo o una donna, per rapportarvi, anche per un momento, perché la vita è tutta qui, amici, è una serie di momenti.
Cercate di cogliere il vostro.
Giusto! 🙂
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